lunedì, agosto 29, 2005

Francesco Osloan Network #2

Ecco la seconda strabiliante puntata del Francesco Osloan Network! Enjoy it!

La Fays Production
Presenta:
Francesco Osloan Network
Castaway in Oslo



2 giorno
9 agosto 2005 21.00 circa

Here we are again…No! Come potete vedere già mi risulta difficile parlare italiano! Ormai mi viene normale parlare inglese anche se faccio molti errori! In questa momento sono nella mia stanza a Kringsjå, la n.115 del building 18 e sto dando bella mostra di me a chiunque voglia vedermi. La mia camera è infatti a piano terra (qui è primo piano, non si conta piano terra) ed è senza tende con una finestra enorme quindi chiunque può passarvi di fronte e osservarmi come un macaco allo zoo, anzi no i macachi hanno le sbarre, diciamo allora come un varano.
Sono stanchissimo perché sono appena tornato da un lungo giro in città. E’ un altro mondo. Davvero. E’ tutto diverso da quello a cui sono abituato, anche comprare la cosa più stupida diventa difficile. Ma ci sono affinità, certo, anche se il clima da grande nord prevale. Oslo è decisamente più moderna di Roma, mi ricorda per la parte moderna Madrid e per quella antica Londra.
Ci sono così tante cose che ho scoperto sui norvegesi oggi che non riuscirei a scriverle tutte neanche se ci mettessi tutta la sera. Li ho osservati in tutti i loro spostamenti, cercando di capire come seno fatti, cosa pensano, come riescono a mangiare panini così disgustosi…
Stamattina ho lasciato il bad and breakfast molto presto, ho fatto colazione alle 8.00 e ho preso un taxi per venire qui. La tassista si è mossa a pietà vedendo la mia valigia: "che c’è qui dengtro, pietre?" ha chiesto e così mi ha accompagnato fino alle maledette scale sdrucciolevoli di cui vi ho parlato ieri. Sono arrivato alla reception dove c’era un’altra delle maledette file con i bigliettini che ci sono ovunque qui a Oslo, sono peggio di una infestazione di edera!
Mezzo chilo di pane di Napoleone…cioè sono un erasmus student ndò aggia scé? Mi dà tre chiavi e mi dice di andare a vedere le stanze. Prima chiave (mi sento tanto Sora di Kingdom Hearts!) Building 14 stanza non mi ricordo. Le stanze sono o singole con un bagno o due singole che dividono un bagno, come in questo caso. Nella stanza affianco c’era qualcuno ma non ho avuto il coraggio di bussare. Seconda chiave è la stanza che ho scelto. Terza chiave era una stanza al quarto piano con ascensore del building 26 ma era in alto anche se i tizi che c’erano da quanto ho visto in giro dovevano essere divertenti. Sono ritornato nella 18 per rivederla. La 14 era bella perché dava sul giardinone ma la cucina era vecchia e poi ho scoperto di più sul vicino di camera. Crazy! La camera era una singola con più persone che dormivano per terra e da come vestivano sembravano arabi!
Beh, risparmiandovi il seguito mi sono trasferito qui e pago 280 euro circa al mese (2250 NOK) tutto compreso, anche internet! Dove la trovi a Roma una stanza così? Comunque sono uscito alle 11.30 per andare alla universitetet. Cavoli! E’ ultramoderna, futuristica, con fontane e statue spaziali, negozi enormi, grattacieli, parchi! E’ HUGE!
Per trovare dove andare ci ho messo davvero tanto perché era tutto in norvegese, ma alla fine l’ho trovata: lei, ANNE! Sì, proprio colei che mi ha mandato le e-mail e che se n’è andata in vacanza gettandomi nel panico. E’ molto gentile e anche carina, è molto giovane, io mi immaginavo una più vecchia come le nostre, invece si è messa a mia totale disposizione e insieme abbiamo visto se ci fossero i corsi che devo seguire. Sorpresa! Su 3 c’è n’è solo uno e pare non ci sia molto con cui sostituirlo: solo corsi da 20 crediti o a livello master dove io non ci capirei nulla. Ancora ora non so cosa fare perché anche i bastardi della Luiss hanno cambiato tutto perciò…boh?
Comunque dopo essere stato circa 2 ore con Anne sono andato a mangiare un hot-dog (il meglio che ho saputo trovare) e sono andato in centro. Beh, di questo vi parlerò meglio i prossimi giorni per ora la mia situazione è:non ho il carivabatterie del cell e a Oslo non esiste quindi spero che me lo porti Graziana. Non ho il riduttore per le prese ma spero che lo porti Graziana se no sono cavoli. Il mio cell è quasi scarico…Insomma non so bene come fare, intanto qui sta per fare buio, qui fa buio molto tardi, e spero allora di potermi svestire…altrimenti dormirò svestito: non voglio che tutti mi vedano in pigiama! Che figura! Almeno le tende le potevano mettere! Bah…Ora vi saluto sono stanco…a domani…