martedì, ottobre 04, 2005

Francesco Osloan Network #16


La Fays Production
Presenta:
Francesco Osloan Network
Castaway in Oslo


58 giorno
4 ottobre 18.04


Cari amicottoli,
Oggi è il mio onomastico!!! Auguri!!! Cavolo, da piccolo aspettavo sempre con ansia questo giorno che era l’anteprima del mio compleanno, e poi è l’onomastico anche del mio nonno, quindi era sempre una festa speciale! Oggi invece è stata una giornata abbastanza normale, certo normale per essere in Norvegia! A parte le vostre e-mail e messaggi di auguri per cui vi ringrazio moltissimo non ci sono stati grandi fistiggiaminti, ma spero di recuperare quando torno a Roma, preparate i regali, se no niente sorpresine norvegesi! (scherzo, scherzo!)
Non mi ero davvero reso conto che era una settimana che non aggiornavo il diario! Argh! Per questo cercherò di fare un riassunto rapido di ciò che è successo per non tediarvi troppo e poi raccontarvi qualcuna delle riflessioni oslonesi.
Questa settimana è stata posta sotto lo scacco della preparazione dell’idea per la tesina di Media and Globalisation che si sta trasformando in un vero incubo. Dopo elucubrazioni elucubrate e lunghi giri nella indistricabile e infinitamente tenetacolare libreria di Blindern, peggio di quelle dei film con scaffali che si perdono nei buchi neri…sono arrivato alla conclusione che era meglio cambiare argomento, quindi ho scelto un caso più concreto, ovvero la blogosfera e i cyber dissidenti che è molto attuale e molto in tema con la mia bloggite attuale! Eppure, forse perché troppo concreto, pare non essere abbastanza piaciuto e devo scendere ancora più nel concreto ma io non ci sto capendo più nulla! Dov’è il buon copia incolla italiano?
Quindi non siamo usciti molto perché abbiamo sudato sette camice che si sono rivelate inutili visto che gli altri non avevano preparato assolutamente nulla per oggi…ma ci tornerò dopo.
Venerdì Laura, Fred e io siamo andati all’international coffee hour, solo che…non c’era! Chateau neuf era chiuso e ci è toccati andare in una caffetteria vicino Majorstua.
Ma appena tornati a Kringsja cosa ci attendeva? Ma il ritorno della mitica Graziana che, dispiaciuta di aver abbandonato il caldo italiano e gli affetti si è chiusa in una profonda tristezza che neanche il bel sole di questi giorni è riuscito ad illuminare…
Domenica c’era un sole favoloso e io sentivo il bisogno di uscire, così abbiamo deciso di andare al museo di arte contemporanea. Io e Laura dovevamo incontrare Fred vicino alla metro in centro, ma arrivati alla fermata a Laura è venuto un calo di zuccheri e mi ha fatto preoccupare. Lei, molto più avvezza a queste situazioni, tranquillamente si è sdraiata e ha detto "vai a prendermi qualcosa di dolce" e allora è cominciata l’odissea: Kiwi (il supermercato) era chiuso, allora sono corso da Graziana che non aveva niente, allora mi sono fiondato a casa e ho trovato due banane, ma quando sono tornato alla metro la moribonda stava benissimo…
Comunque il museo di arte contemporanea è stato interessante, pieno di cose stranissime! Ve ne mostrerò alcune!
Mentre andavamo a prendere la metro vicino la fortezza c’erano un sacco di gente. Siamo andati a vedere e stavano montando una mongolfiera! Abbiamo aspettato ed è stato bellissimo vedere questo telo azzurro che si gonfiava sempre di più come una creatura mostruosa fino a che hanno acceso il lanciafiamme e questo immenso pallone azzurro ha preso il volo diventando sempre più piccolo! Che bello! Voglio volare anch’io!
E’ stata davvero una bella sorpresa!
Poi sono andato a fare una passeggiata al lago con Fred e la sera…film! Il commisario Montalbano, Il ladro di merendine! Miiiiinchia che beeeeeello!
Lunedì niente di speciale, solo una passegiata al lago in cui la mitica Gra ha rivisto finalmente la Norvegia…
E poi la sera ovviamente scherma! E’ stata una bella lezione perché eravamo meno del solito e si stava più concentrati. E poi finalmente ho avuto la spada in mano! Beeeeello! Mi piace troppo! Io ho fatto coppia con un ragazzo cinese o coreano, non ho ben capito, ma ci siamo intesi bene e alla fine riuscivamo a fare delle belle stoccate e delle belle parate! Poi la sera dopo lezione siamo andati al pub PUBEN dove all’inizio mi sono sentito un po’ a disagio perché erano tutti norvegesi e io l’unico straniero, al che il maestro si è mosso a pietà e ha cominciato a parlare con me. Siamo andati dalle cose stupide tipo io cosa studiassi, passando per la scherma, per approdare ai piatti tipici del natale norvegese dove ho appreso cose sconcertanti! Tipo c’è un piatto che si cucina mettendo un pezzo di una specie di baccalà gigante in dell’acido corrosivo e lo si lascia là, poi si tira fuori si pulisce e si serve…dice che sembra una gelatina gialla…poi c’è una specie di ricetta con carne di pecora stufata su legnetti e condita in un modo che sul momento mi è parso orripilante ma che ora non ricordo...Certo sempre meglio di quello che mi ha raccontato sull’Islanda…se siete di stomaco leggero passate al prossimo paragrafo…mi ha detto che catturano uno squalo e visto che gli squali hanno il sistema urinario disposto lungo tutto il corpo (!!!) la carne di squalo appena preso sa di pipì. Allora lo sotterrano sotto sabbia e neve e lo lasciano là per settimane, se non mesi. Poi ogni tanto vanno a vedere come sta e se non è pronto ci fanno la pipì sopra e lo sotterrano di nuovo. Poi quando è pronto lo tirano fuori, non mi ricordo cosa gli fanno e lo mangiano. Il coso è diventato una gelatina simile al formaggio tofu da un gusto fortissimo!
Quando il maestro si è rotto di raccontare storie dell’horror mi sono messo a chiacchierare con delle ragazze che non so perché hanno cominciato a chiedermi di tradurre strane frasi in italiano perché a loro piace imparare strane frasi (!!!). La prima è stata "Io vivo in un cane verde". Poi è arrivata "Io ho un’anguria nei miei pantaloni" e per finire "Un cane verde vive in me".
Io ero sconvolto.
Al che mi giro verso il maestro e lui mi dice in italiano "Conoscete Drillo, il grande stratega del calcio norvegese?" Io ero ancora più sconcertato e lui mi ha raccontato che qualche anno fa è arrivato questo allenatore al Norvegia e si diceva che era così bravo che gli avrebbe fatto addirittura vincere il mondiale…e tutti in Norvegia pensavano che nel mondo si parlasse di lui, quando nessuno lo conosce, allora per prendere in giro questi fan sfegatati loro hanno tradotto quella frase in tutte le lingue e l’andavano proclamando come una rivelazione!
Comunque mi sono divertito, tanto che oggi a pranzo mentre mangiavo a mensa mi è arrivata una da dietro e mi ha fatto "Io vivo in un cane verde!" ARGH!
E Oggi…
Stamattina prima, lezione di Media in cui io pensavo si dovesse già dare una parvenza di tesina, perciò ho illustrato la mia tesina in Power Point davanti a tutti, ma pare che ci abbia messo troppo tempo e che non andasse bene, quindi al momento attuale non so che devo fare!
Poi prima lezione di EU and nation states: policy formulation and implementation…..cioè diritto comunitario! Il prof di nome si chiama Morten…e lo sembra…ma è simpatico, anche se questa lezione è stata davvero noiosa! La cosa bella è che però siamo tutti insieme! Io, Laura, Graziana, Fred, Stefania, Lorenzo, Juliana…bello!
Poi abbiamo comprato i compendi e siamo andati in biblioteca e poi finalmente back in Kringsja dove mi sono riposato un po’!
Ora quello che volevo dirvi è che i norvegesi sono sempre più scioccanti, hanno cose tecnologiche incredibili, sono di una pulizia inimmaginabile, di una educazione…io e Laura li ammiriamo sempre di più. Hanno finanche il raccoglitore di bottiglie e lattine che se le metti dentro ti da i soldi indietro…
Poi sono di una ingenuità quasi commovente, per loro è impossibile che ci siano free riders, mi sono dimenticato di dirvelo, ma a Drobak c’era l’acquario con la biglietteria automatica, cioè nel senso che uno poteva entrare benissimo senza pagare…
Ma quando sei qui non riesci a fare l’italiano, perché ti dispiace per loro, perché quando si fermano per farti attraversare tu vorresti solo abbracciarli!
La Norvegia non è un posto dove si vivrebbe per sempre, perché ad un certo punto diventa troppo tranquillo, troppo freddo, ci vuole un po’ dello spirito caciarone italiano, ma stare qui questi mesi è un’esperienza favolosa, talmente rilassante, passeggiare lungo il lago con le nuvole e il silenzio…passegiando per Oslo ci si sente sicuri: le guerre, il terrorismo sembrano cose così lontane e intangibili…
Mi dispiace moltissimo perché pare che Graziana non condivida il nostro entusiasmo, non so perché non le piaccia proprio stare qui, non esce mai, non è mai venuta ad una festa…ho cercato di spronarla in tutti i modi, sono sceso anche sul pesante con i rimproveri, ma niente, peggio di un cionco. Non può prendere il bello di questa esperienza se sta solo a pensare a quanto le manca Roma, a quanto le mancano i suoi amici, la sua famiglia, le lezioni giù…cavolo, in fondo sono solo altri tre mesi! Oslo ha tante cose meravigliose per chi le sa cercare! Per esempio domenica aver visto quella mongolfiera decollare per me è stato magnifico! Vabbé, che vogliamo fa, si vedrà!
Comunque è sconcertante come faccia buio sempre prima, ora verso le sei e mezza le sette l’oscurità già piomba su di noi…mamma mia…
Quando tornerò a Roma sarò davvero traumatizzato dal casino, dalla scostumatezza, dalla sporcizia e dall’ombra di paura che pare aleggiare sulla capitale, soprattutto dopo l’esercitazione dell’altro giorno…
Certo troverò tante cose che amo e che mi mancano moltissimo, a cominciare dai miei amici, dalle cose buone da mangiare, la mia casetta…però un pezzo di Norvegia rimarrà con me per sempre (letteralmente: ho preso una roccia del fiordo…)…
Norway I love you!