lunedì, ottobre 10, 2005

Francesco Osloan Network #18


La Fays Production
Presenta:
Francesco Osloan Network
Castaway in Oslo

63 giorno
9 ottobre tra mezzanotte e le due

Cari amici miei,
Sono ormai due mesi che sono in Norvegia. Quante cose sono successe, quanti ricordi, quante esperienze...e ancora questa terra riesce a sorprendermi ogni giorno che passa. Quando sono partito per venire qui mi sono reso conto di star perdendo molte cose che avrei voluto fare: vedere le lauree dei miei amici, continuare il corso di vela, andare a teatro, o in vacanza...ma ora più sto qui più mi rendo conto che l'Erasmus è davvero un'esperienza che va fatta, o almeno bisogna studiare all'estero per capire quante cose in Italia non abbiamo e che potremmo avere e quante cose abbiamo e non sappiamo quanto siano preziose.
Oggi voglio prima raccontarvi alcune cose che mi hanno fatto capire che la Norvegia è un altro mondo e dopo vi racconterò delle scorribande in giro per la città.
Questo è un lungo diario, lo so, ma spero che leggerete tutto, almeno la prima parte, perché credo sia molto interessante per noi.

Prima parte Le sorprendenti risorse del welfare state

Prima di tutto vorrei raccontarvi con un esempio come funziona l'università in Norvegia e prendo come oggetto di ananlisi (mamma, quanto suona accademico!) il mio coinquilino Are.
Are dopo il liceo che qui dura 4 anni, ha deciso di lavorare per un'anno in una associazione non governativa di volontariato con progetti in Africa. Nel frattempo ha cominciato a seguire una scuola preparatoria all'università per 6 mesi che dà le basi metodologiche e filosofiche per affrontare gli studi.
Finita questa ha cominciato la vera università nella quale si possono scegliere corsi di qualunque corso di laurea si vuole, purché alla fine di ogni semestre si abbiano trenta crediti. Quindi lui ha fatto corsi di matematica e corsi di astronomia (il che in Italia è doppiamente impossibile perché 1 non si possono prendere due lauree contemporaneamente e questo è stupidissimo 2 per seguire un corso di astronomia bisogna avere tre anni di fisica o di scienze naturali se non sbaglio). Questo per un semestre.
Dopodiché ha deciso di andare per 2 anni in Biellorussia a studiare russo.
Poi quest'anno è tornato in Norvegia e sta seguendo corsi di matematica e corsi di russo.
Quindi alla fine lui si trova con tre possibilità: Francesco scrive:
1 o prendere la laurea in matematica usando i crediti di russo e di astronomia
2 o completare gli studi di russo e prendere la laurea in russo con i crediti di matematica e astronomia
3 o prendere entrambe le lauree studiando per un anno in più
Quindi alla fine secondo lui si laureerà in matematica a livello bachelor (laurea di primo livello) ma poiché loro possono avere 40 crediti dei 180 in altre materie lui userà quelli di russo e astronomia.
Tutto ciò e ha 22 anni!
Confusi? Ci credo, è un metodo completamente diverso dalla nostra università. Alché io non mi sento del tutto d'accordo con questa confusione di corsi. Perché un matematico che invece ha seguito per tre anni assiduamente corsi di matematica ha una preparazione più settoriale ed è quello che deve avere. Pois e ha avuto altre esperienza è cosa fantastica, ma non dovrebbero togliere tempo alla sua preparazione. Intendiamoci, anche a me piacerebbe avere corsi di astrofisica, corsi di meccanica quantistica, di giornalismo e di antropologia, ma quando mi laureo che sono? Un antro-fisico-giornalista? Così come Are sarà un astro-matematico russo?
Quello che voglio dire e che ci saranno lacune nella tua istruzione, perché non sarai un matematico che sa fare tutto, ma solo specializzato in un settore, ma che sa parlare russo e sa qualcosa di astrofisica.
Anche Frederic ha avuto un percorso così ma non voglio annoiarvi descrivendovelo. E anche lui sarà un laureato in scienze politiche anche se su 4 anni ha seguito i corsi di scienze politiche solo per un anno e mezzo...
Ora voi vi chiederete, ma cavolo questi in questo modo si laureano a 29 anni! In Italia un laureato a 29 anni non trova lavoro manco se lavora gratis. Ma qui in Norvegia c'è il trucco: prima di tutto sono pochissimi e quindi la disoccupazione è al 2%, poi sono ricchissimi, perché hanno talmente tanto petrolio che ci fanno il bagno ai bambini (scherzo, non è vero!). E poi le imprese assumono volentieri persone con una conoscenza generale di varie cose e non persone formate in una maniera statica e incanalata in rigidi confini come da noi.
Ma c'è ancora un altro trucco da svelare per completare questo quadro sconcertante.
Chi paga per tutto questo? I genitori? Nooooooo: lo stato!
Eh sì miei cari, perché ogni studente norvegese riceve dallo stato 400 euro di stipendio da studente che non deve restituire e in più altri 600 euro che restituirà quando potrà, per la bellezza di 1000 euro al mese che con il costo zero dell'università norvegese ti permettono di stare più che benissimo. Quindi i ragazzi norvegesi sono completamente indipendenti dai genitori e i genitori che improvvisamente non devono più mantenere i figli si trovano ricchissimi e possono comprare nav, macchine, case sul lago...e possono ricordarsi di avere un figlio una volta a settimana...
Siete sconvolti? Io ero senza parole...
Questo è un altro universo, sono secoli avanti!
Ma ovviamente ci sono strane cose, per esempio il servizio militare è qualcosa di veramente bizzarro...
Per cominciare è ancora obbligatorio: i ragazzi ricevono a casa una lettera e possono scegliere se fare il servizio militare o quello civile o non fare nessuno dei due e andare in prigione. Fare il servizio militare in Norvegia è questione di fortuna, perché può capitarti di stare a sud, a Oslo e non fare assolutamente nulla perché nulla succede, o di finire alle isole Svalbard, vicino il Polo Nord, e ghiacciarti le chiappe in mezzo agli orsi polari.
Ma la cosa strana è che non tutti devono fare il servizio militare, ma secondo i bisogni che in quel momento ha l'esercito si scelgono a caso dall'elenco i nominativi delle persone da chiamare alle armi. E questo può succedere in qualunque momento della tua vita, quindi ogni giorno devi avere paura a guardare nella casetta delle lettere perché potresti trovare la lettera. Anche se mi è stato detto che se prima dei 30 anni non ti hanno chiamato è difficile che lo facciano dopo.
Ma la cosa più assurda che il servizio militare è obbligatorio anche per le ragazze che non hanno avute un figlio entro i trentanni. Ecco perché ci sono così tante ragazze madri in Norvegia!
Per finire un ultima cosa: una ragazza finlandese (a cui accennerò anche nella seconda parte) mi ha detto che in Finlandia ma anche in Norvegia molta gente fa colazione alle 7, pranzo alle 10 e cena, udite udite, alle 12-l'una. Poi la sera alle 8 fanno una seconda colazione ma con cose salate...
Mamma mia, ma come fanno?
E questo per ora è ciò che dovevo dirvi circa le strane usanze norvegesi, ora passiamo alle cose più normali.

Seconda parte Solite insolite avventure Erasmus

Cominciamo con venerdì 7 ottobre. La mattina ho studiato un po', poi a ora di pranzo siamo andati all'università a prendere il libro di EU and nation states che il prof aveva fatto fotocopiare per noi. Dopodiché io sono andato all'agenzia di viaggi a prendere il biglietto per la Danimarca.
Una cosa strana su questa agezia di viaggi è che c'erano dei poster con delle foto bizzarre, tipo c'era in primo piano il braccio di uno con dei tatuaggi e affianco ad ognuno il posto dove l'aveva fatto, poi c'era retro caviglia di un altro con graffi ed escoriazioni (erano orribile a vedersi) con scritto i posti dove se li era fatti e in durante quale sport, poi c'era la guancia di un altro con dei brufoli e i posti in cui aveva mangiato schifezze per procuraseli...disgustoso ma simpatico!
Poi la sera è aperto il nuovo caffè di Kringjsa! Un nome orribile, Zenith, con una scritta filiforme bianca su sfondo celeste opaco terrificante! La sera io, Laura e Graziana (che per la prima volta è stata fuori così tardi, anche se stavolta ha fatto dieci metri da casa sua) siamo andati a vederlo e non c'era una inaugurazione come ci aspettavamo ma la gente stava giusto là normalmente. La cosa sconcertante è che non c'erano ragazzi ma adulti e vecchi! Ma è uno student residence! Comunque per questa inaugurazione c'era un'offerta speciale: una pizza a 99 corone! Che sono più di dodici euro! Mentre nornalmente costa 149 corone che sono più di venti euro! Certo, era un po' più grande del normale, ma una pizza del genere in Italia costa almeno la metà!
Comunque ce ne siamo divisa una in tre...
In tutto questo ridevamo come italiani mentre tutti gli altri parlavano a bassa voce, prendendoci gioco delle strane abitudini norvegesi...
Poi è arrivato Fred e ci ha chiesto dove poteva prendere una sedia, allora una norvegese di mezza età dietro di me ci dice in un italiano un po' stentato: "Lì c'è una sedia, potete prenderla.". Noi sbianchiamo, cioè questa aveva capito tutte i nostri discorsi! ARGH!
Fred mi ha invitato ad andare alla solita festa all'università del venerdì, la solita festa noiosa...A Fred piace moltissimo perché lui si ubriaca un po' e poi torna a piedi a casa alle tre di notte con il freddo delle notti norvegesi...
Sabato mattina sono andato in palestra dove praticamente ero da solo e ho potuto sfiziarmi a fare tutti gli esercizi starni, infatti i miei muscoletti mi fanno un po' male..ma meglio così! In just seven days, I can make you a meeeen!
Al ritorno sulla metro ho incontrato un ragazzo che mi ha fermato dicendo di chiamarsi Antonio e di essere messicano. Dice che mi ha visto parlare con un suo amico (Carlos, che ho incontrato al festival medioevale per chi si ricorda), e che voleva conoscermi perché lui vuole conoscere tutti gli italiani. Ha detto che la sera prima mi aveva chiaramente udito nella caffetteria...i soliti italiani caciaroni! Ma è molto simpatico, quindi magari ci si vedrà qualche altra volta in giro!
Poi la sera il coinquilino norvegese di Laura, chiamato il biondo timido perché non riusciamo a ricordarci il suo nome, aveva organizzato una cena tra i coinquilini dell'appartamento per diventare più amici.
Io e Laura allora impauriti di ciò che poteva combinare abbiamo preso in mano la situazione lasciando a lui la parte organizzativa, mentre noi abbiamo preso quella culinaria. E come ha detto Laura, la cinese porta la coca cola chiusa e le patatine in busta (mi ha fatto tanto ridere questa frase).
La sera arriviamo da Laura dopo aver fatto una bella spesa e abbiamo una bizzarra sopresa: siamo in cinque, io, Laura, Graziana, il timido e la finlandese. Il timido non l'ha detto quasi a nessuno. E chi c'era non poteva venire. Allora stupido sposta a cena, no? No, lui alle otto si presenta con un orribile pigiama con le automobiline da sopra e una calzamaglia nera da sotto (non sto scherzando) chiedendo se può aiutarci a cucinare. Mentre noi prepariamo gli ingredienti chiede se può cuocere gli spaghetti. Noi lo fermiamo per paura che chissà che combini. C'è da dire che il timido è paranoico per la pulizia, la cucina di Laura è talmente pulita e ordinata da sembrare finta, sembra che non ci cucini nessuno, ma nonostante questo lui dice che è sporca.
Risultato della preparazione: trittico tricolore di spaghetti. Rosso: amatriciana aromatica, Bianco: zucchine, salmone e panna, Verde: pesto.
Tutta una mia creazione. Mi sono scoperto chef.
Inutile dirvi che la finlandese e il timido erano deliziati...
Certo poi il timido ha cacciato la gassosa e ha cominciato a berci sopra rovinando l'armonia mentre io e Laura ci scolavamo il suo vino bianco, ma alla fine la serata è stata piacevole e ho appreso alcune delle cose che vi ho raccontato nella prima parte.
Finalmente passiamo a domenica.
Stamattina pioveva a dirotto, forse la peggiore pioggia da quando sono stato qua. Ma poi verso le 11 il cielo si è aperto e un dolce sole ha invaso tutto, liberando nel cielo un azzurro che ti riempie il cuore.
Io e Fred siamo andati a un altro degli special events proposti dall'università: il norvigian broadcasting. Ma mentre io sono andato con la metro, Fred ci è andato con la bici che aveva preso in affitto la sera prima per tornare a casa (questa delle bici in affitto è un'altra strana storia, ma ve la risparmio), avevamo pianificato di vederci alla stazione di Majorstua.
Fatto sta che alla fermata della metro ho incontrato due ragazze del mio corso di Media: Kristin, tedesca, e una ragazza del Minnessota il cui nome non riesco mai a ricordare.
Insieme a loro e a Fred siamo andati al broadcasting che letteralmente significa filodiffusione, ovvero la televisione e la radio. Putroppo o per fortuna, il gruppo di 30 partecipanti era ridotto a 6 e quindi è stato un tour tranquillo, con la guida che era la suo primo tour ed era davvero carina, come se ne vedono poche di norvegesi! Siamo entrati negli studi di registrazione della radio, sui set dei programmi nello studio di regia e nel set del telegiornale ed è stato bellissimo! La cosa più bella è la foto di Fred seduto al posto dello speaker del tg che sta sentendo la guida tutto assorto...sembra davvero un giornalista!
Poi abbiamo preso un caffè e siamo tornati a Kringsja dove ho studiato un po'. Poi stasera abbhiamo mangiato insieme io, Are e Fred e ho saputo tutte quelle cose della scuola norvegese.
Se mi avete seguito fino a qui siete dei grandi e vi voglio un mare di bene! So che era un lungo diario, ma avevo molto da dire e molto non ho detto!
Spero che anche voi vi stiate divertendo, sappiate che Roma mi manca davvero molto! E mi mancate anche voi! A presto! Buonanotte Francesco
PS in tutto questo è l'una e venti passata....