venerdì, settembre 09, 2005

Francesco Osloan Network #10


La Fays Production
Presenta:
Francesco Osloan Network
Castaway in Oslo

33 giorno
9 settembre ore 18.22


I survived. Sono appena scampato ad un allarme antincendio nel mio building che sembrava di più una minaccia atomica per lo spiegamento di forze arrivato a soccorerci: 2 camion dei vigili del fuoco, 3 macchine della polizia, l’ambulanza. Ne sono scesi delle specie di marziani agghindati con supoertecnologici rivelatori di entità aliene e si sono introdotti furtivamente nel building. Dopo svariati momenti di brividi (di freddo, sono uscito (scappato) in maglietta) non capisco nulla ma gli altri rientrano e noi li seguiamo.
Comunque a parte le straordinarie acrobazie pirotecniche, dovete sapere che ieri sera è arrivata Teresa da Rionero. Anche il suo viaggio è stato qualcosa di folle alla pari del mio e considerando che ieri era 8 settembre e io sono arrivato l’8 agosto qualche sospetto comincia a venire…
Avendo ricevuto dalla suddetta l’autorizzazione a raccontarvi ordunque lo farò senza remore dicendovi che arrivata all’aereoporto le fu comunicato che l’imbarco sarebbe stato alle 11.50, così lei, fiera delle abitudini italiane, si è tranquillamente avviata per le 11.55 quando l’artoparlante (sì ho sbagliato ascrivere ma è troppo divertente per cambiarlo) ha gracchiato sgraziatamente il suo nome. Fulmini e folletti si impossessano di lei e con furia e agilità allo stesso tempo, fa per precipitarsi al gate quando un tipo le fa: "Sto cercando Teresa Botte." Il suo ditino si alza vergognosetto e il tizio la scorta via mentre alla radio dice: "Sì, l’ho trovata!". Non sapendo di essere finita in un film di spie (o almeno nel mio network), la mischina segue l’omone fino a che viene recapitata ad un’altra tizia che alla radio dice: "No, no, te la mando con l’autobus!" Ecco allora arrivare un autobus vuooooooto solo per lei che ci sale con lo sguardo rivolto in basso e fa il viaggio in piedi per penitenza. Sull’aereo erano già tutti seduti. Mancava solo lei.
Insomma la dispersa arriva a Oslo e lì scoppia il putiferio. Non riusciamo a incontrarci sul binario del Flytoget. Io la aspetto là, lei girovaga per la stazione. Dopo un’ora e mezza di peregrinaggi chiamo a casa sua (prima non l’ho fatto per non spaventare i familiari) e loro mi dicono che mi sta cercando in giro. PANICO! Mi do alla ricerca disperata e la trovo che sta buttata come una profunga in un angolo. Mi avvicino di soppiato e mi paro dinanzi a lei come l’angelo vendicatore. La sacra ricongiunzione. Lei mi dice che ha provato a chiamarmi innumerevoli volte e che il telefono squillava ma io non rispondevo, ma io non avevo ricevuto alcuna chiamata! Il suo cell invece era defunto. Insomma prendiamo la metro e andiamo a Kringsja.
Sistemati e acclimatati, acchiappiamo Laura e andiamo a fare un giro a lago. Credetemi, era qualcosa di favoloso: un tramonto così non l’avevo mai visto, il lago era arancione, le nuvole, le piante…meraviglioso, da rimanere incantati…
Oggi siamo andati a fare un giro per il centro e alla fortezza, era una giornata bellissima e siamo tornati stanchissimi, infatti ora Teresa si è addormentata. Stasera ho deciso di lanciarmi in acrobazie culinarie provando a cucinare tagliatelle al salmone e zucchine, vedremo cosa ne verrà fuori! A tutti voi arrivederci alla prossima puntata!