mercoledì, novembre 30, 2005

Caro Lago (centesimo post)

Cari amici, per festeggiare il centesimo post di questo blog, vi dono una poesia che ho composto in questi giorni di fine Erasmus. Spero che vi piaccia. E' dedicata ad un luogo che ormai tutti conoscete bene.

Caro Lago

Nel tuo sguardo il cuore profondo
Di una terra ferita dal mare freddo,
Drammatici fiordi tuoi antenati,
Regalano rocce per tagliare il tempo.
Che sia la repentina luce arancione,
O il dimenticato splendore argenteo,
Nei riflessi posso leggere storie,
Lunghe quanto un respiro del cielo.
Nelle tenebre dell’abbandono
E nelle lacrime dell’abbraccio,
Nel silenzio tumultuoso dell’animo
E nel riso di un nuovo cammino,
Hai raccolto i miei racconti,
Senza mai essere sfondo ritagliato,
Ma il protagonista più applaudito,
Ultimo amore di ogni viaggio.
Mi hai mostrato un unico rispetto,
Mi hai accolto come un amico vero,
Allo stesso modo mi lascerai andare,
E io ti donerò parole e una promessa:
Verrà il giorno in cui il mio sentiero,
Passerà ancora lungo le tue sponde,
Saremo di nuovo un essere solo,
Perché mai la memoria, ti lascerà andare.