giovedì, novembre 24, 2005

Un Treno per Bergen - Osloan Miniserie - Parte 4 di 5: Noi, il fiordo…e basta…


La Fays Production
Presenta:
Osloan Miniserie
Un treno per Bergen
Parte 4 di 5: Noi, il fiordo…e basta…

104 giorno
19 novembre 17.09


Le montagne attraversate da cascate gelate si riflettono perfettamente nella superficie immobile del fiordo più grande della Norvegia…Il silenzio è pressocché totale, l’aria purissima e il cielo pieno di nuvole pacifiche…Questo è il paesaggio idilliaco di Flaam, un’emozione così profonda che è quasi blasfemo tentare di descriverla.
Questa mattina ultima faraonica colazione nel Montana Youth Hostel. Il proprietario ci ha sgamati mentre facevamo i panini, ma alla fine non ci ha più detto niente, siamo solo poveri studenti!
Abbiamo lascaito l’ostello in compagnia di Ben e con lui siamo scesi fino alla stazione dove il nostro prode treno ci stava aspettando e così abbiamo lasciato Bergen con un po’ di malinconia, ma sapendo che ci aspettava un’altra avventura. Noi siamo scesi a Myrdal mentre Ben ha continuato per Oslo dove prenderà l’aereo per le isole Lofoten. Beato lui.
Ci immaginavamo Myrdal come una grande città, invece è un minuscolo villaggio immerso in montagne alte e innevate e laghi di ghiaccio. I panorami sempre indescrivibili che ci hanno accompagnato lungo la strada ci sono rivelati in tutto il loro splendore quando da Myrdal abbiamo preso la Flaamsbana, a detta di molti il più bel tratto ferroviario del mondo. In effetti le valli e le montagne che abbiamo attraversato sono di una bellezza incantevole, addirittura il treno fa una fermata davanti a una cascata in una montagna coperta di ghiaccio intagliato dalla natura nelle forme più paradossali, quasi a formare una foresta. Laura ha detto di non aver mai visto un posto più bello.
Piccola nota comica: la voce del treno diceva da quale lato del treno si aveva il panorama migliore e ogni volta tutta la gente del treno si spostava da un lato all’altro quasi in contemporanea! Ah, questi turisti!
In un viaggio che davvero non finiva mai di sorprendere, saranno le foto a parlare per noi, siamo arrivati a Flaam, il paese alla fine del fiordo, veramente bellissimo. L’ostello è meraviglioso, abbiamo due stanze con bagno in camera e vista mozzafiato sul fiordo, credo che siamo gli unici clienti e 4 dei 10 turisti di Flaam in questa stagione. Ma il tempo è stato straordinario, abbiamo beccato tre dei pochi giorni di sole di Bergen e anche qui è bello!
Sono molto contento di questa vacanza in ogni suo aspetto: luoghi, tempo, persone…Sono così contento e vorrei che tutte le persone a cui voglio bene potessero vedere questi posti, sperando che nel futuro la follia dell’uomo non riesca a distruggere questa meraviglia. Non ho mai visto riflessi così perfetti sull’acqua, uno specchio…
Ora sono solo le 5.30, ma fuori è nerissimo e fra un po’ usciamo di nuovo perché dobbiamo anche trovare un posto dove cenare…ma anche di notte la magia della Norvegia non smette di funzionare…

Ore 22.44

C’è vita su Flaam? Questa la domanda che ci echeggia in mente mentre passeggiamo per le strade deserte. E’ tutto chiuso. Tutto buio. Il fiordo e le montagne sono completamente nere. Le case sprangate, il silenzio assoluto. Una città fantasma. Vecchio West. Manca solo il classico cespuglio che rotola nel vento. Il problema è che non c’è nemmeno vento.
Andiamo di ristorante in ristorante per cenare. Tutto chiuso. E’ sabato sera. Qui l’aria è così pura che questi manco la febbre buona si beccano. Mentre vaghiamo arriviamo ad un hotel di lusso tutto illuminato. Entriamo e c’è un ristorante, chiediamo di mangiare, ma la cucina è chiusa ci dicono.ì. E noi: "Ma è tutto chiuso qui!" "E’ Flaam!" ci risponde…Bene. Fred non aveva neanche pranzato ed era sul punto di collassare, avevamo tanta fame che guardavamo con aria famelica le radici e i ghiaccioli per strada. La vista di un cavallo ci ha mandati in delirio.
Poi Fred vede una luce, ci fiondiamo ed ecco un bar con una tizia. Bussiamo alla finestra, lei viene e le chiediamo di mangiare. Ci dice: "Ho solo delle mini pizze" e Fred: "Va bene!" "Ci vuole un po’ di tempo" aggiunge lei e Fred:"Dio ti benedica!".
E così via, con esclamazioni del gener per tutta la serata. Ci siamo divertiti, abbiamo speso un capitale, ma abbiamo mangiato! Curioso che all’inizio eravamo solo noi 4, poi sono arrivati altri 4 (degli americani che stanno nel nostro ostello, quindi siamo in 8!) e poi altri 4 del luogo tra cui il padrone della nostra pensione! Meraviglioso, abbiamo animato la città! Lavoro extra per la poveretta!
Quando siamo usciti dall pensione alle sette il proprietario ci ha detto: "Se tornate tardi lascio la chiave sotto il vaso".
Tardi? Ma per andare dove? Incredibile questo paese ha 500 abitanti, ma erano tutti ben nascosti…Ora è meglio dormire, domani ultimo atto di questa vacanza! Buonanotte!