venerdì, novembre 11, 2005

Francesco Osloan Network #22


La Fays Production
Presenta:
Francesco Osloan Network
Castaway in Oslo

95 giorno
10 novembre 17.23

Ah, cari amici miei, delizioso è toccare ancora questa tastiera e tornare, dopo ben 13 giorni di silenzio, una vergogna per un blog, a raccontarvi delle avventure, delle emozioni e delle storie che questo Erasmus mi sta regalando. Alcuni si sono lamentati (ciao Laura, visto che sei apparsa sul blog?) che questo blog è atipico perché non ha commenti e che i post sono troppo lunghi e fanno male gli occhi sul computer a leggerli…Bah forse è vero ma orami è tardi per correggere e quando tornerò dall’Erasmus creerò un blog nuovo e con temi totalmente diversi, ma questo è solo uno dei miei mille e passa progetti attivi in questo momento.
Comunque a parte tutto sono ancora qui e suppongo che, scanso stanchezza mia (che è tanta) e richiami dello stomaco (ci sono pure quelli, ho appena finito l’ultimo pezzo di cioccolata bianca ai semi di papavero), questo pezzo di diario sarà decisamente lungo, quindi a tutti voi dico, forza con le stampanti!

19.47

Non ci crederete mai ma tra Laura su messanger, i miei su skype, Fred e co. Posso riprendere a scrivere solo ora! Cavolo!
Comunque per una migliore comprensione del tutto dividerò questo diario in varie parti, così potete gustarlo con calma, ok? Allora che si alzi il sipario, chi è di scena?

Andata e Ritorno, un racconto italo-norvegese di Francesco Amorosino

Preludio all’Atto Primo

Trepidante per l’attesa, come sull’ultimo sasso del lungo sentiero, il passo cadenzato del ragazzo lo porta sul velivolo tra le nuvole spiritose di un mattino frizzante. Tra quelle forme in movimento sembra scorgere segni di un passato misterioso e presagi di un tempo di magie e prodigi. Il tempo tiranno sembra allungarsi come per una bugia sussurrata a mezza voce e il vorace cormorano shakespiriano pare rallentare il suo beccare. Ma arriva per tutti il momento di attraversare la linea bianca che rapisce la vista della stella e tornare, prima con il corpo e poi, forse, con la mente, a toccare il freddo suolo dove correnti nascoste irradiano lo spirito. E allora un solo pensiero scaccia presuntuoso gli avventori pensierosi: casa.

Atto Primo In cui l’eroe riscopre il valore della famiglia e ritrova amici lontani e nuovi nella più importante mostra di fumetti italiana.

Il ritorno a casa il 29 ottobre è stato tranquillo, nell’aereo l’attesa mi lacerava, non vedevo l’ora di riabbracciare la mia famiglia, di tornare a casa, di uscire con i miei amici. E così è stato, all’aereoporto ho ritrovato i miei e siamo andati a prendere la macchina per tornare a casa. E’ stato bello rivederli dopo tanto tempo, accolto dalle parole affettuose di mia madre subito seguite da un "non ti sei ancora tagliato quell’orribile frangetta?" che ormai è diventato un tormentone.
E il caldo! Cos’è tutta questa prodigalità di raggi solari mentre il cupo nord soffre silenzioso nell’oscurità? Mamma mia non ci ero proprio più abituato, risultato: un mega raffreddore di cui continuo a sentire i sintomi ancora adesso!
Rivedere Roma, le strade a cui sono diventato familiare e la mia casetta, sì proprio quella casetta che ho visto tante volte su Google Earth facendo sghignazzare Are.
La mia permanenza a casetta non è durata molto perché il giorno dopo siamo partiti presto alla volta di una delle città più belle d’Italia che ospita il più divertente museo italiano: Lucca! Sì anche quest’anno ci aspettava la favolosa avventura di Lucca Comics!
Siamo arrivati a Lucca dopo un lungo viaggio in mezzo al traffico, ma alla fine il premio è stato succulento. I miei hanno lasciato me, Gabri (mio fratello) e Silvia (mia sorella) vicino ai tanti tendoni bianchi che annunciano l’inizio della mega fiera del fumetto!
Lì ci aspettava Dennis, il ragazzo informatico (mi ucciderà per questa definizione) fan di Baldo l’allegro castoro (chi non lo conosce non può capire) che ho conosciuto a Blindern quel giorno che gridavo a squarciagola contro la Luiss. Con lui ci siamo dati ai libero giro della fiera a caccia di fumetti, principalmente di Zio Paperone Donrosiani, mentre i miei fratelli assaltavano vari stand. Dopo un po’ ci siamo incontrati con Marco, un mio amico del corso di fumetti che ho fatto con Tito Faraci e con lui abbiamo continuato la ricerca di manga, Marvel e cose del genere.
Poi ci siamo accostati allo stand Disney dove ci siamo messi in lista d’attesa per un disegno, ma alla fine non abbiamo fatto in tempo perché io sono dovuto andare allo stand dove George R.R. Martin, il popolare autore di fantasy, firmava autografi e lì, grazie anche all’aiuto di mio fratello, ero solo sessantaquattresimo nella fila! C’erano centinaia di persone!
Poi un'altra ricerca di fumetti e la premiazione dei cosplay (i ragazzi che si vestono da personaggi dei fumetti e dei film). I più belli erano quelli vestiti da Vendicatori: Capitan America, Spiderman, Ironman, Gatta Nera, Silver Surfer e tanti altri! Quasi un modo per protestare contro l’iniziativa Marvel Vendicatori Divisi: all’urlo "Vendicatori Uniti" un’ovazione si è alzata dalla folla…il delirio…Poi mi è piaciuto uno vestito da pianta carnivora e due vestiti da 892 892…incredibile!
La sera è finita così, con Dennis che alla cinque ci ha lasciato e Marco alle sette. Siamo andati a aspettare i miei e distrutti, ma veramente distrutti, siamo andati in albergo a Altopascio, un paese vinino Lucca, e poi a cena, una cena meravigliosa a base di pappardelle al cinghiale, grigliata di carne, vino divino e dolce…che mangiata…La sera una lettura ad un fumetto comprato e poi a letto.
Il giorno dopo seconda puntata del raid lucchese: ma questa volta abbiamo cominciato con le mostre espositive al centro di Lucca, in una chiesa sconsacrata meravigliosa. Immaginate l’abbinamento degli affreschi e dei quadri religiosi con i cartonati di Tex e Mefisto e le immagini delicate del Re Bianco di Toffolo…La mostra migliore sicuramente quella dedicata a Simone Bianchi, autore di Lucca e anima di questo Lucca comics.
Poi un giro al museo del fumetto che avevamo già visto ma che aggiunge dei laboratori didattici e le case dei vari personaggi dei comics tra cui Martin Mistere, Dylan Dog, Topolino, Valentina…bellissimo!
Poi ci siamo concessi una bellissima passeggiata per Lucca dove abbiamo visto che davvero tutta la città si mobilita per la mostra del fumetto, c’erano fumetti in tutte le vetrine, perfino in negozi di scarpe e di vestiti. E comunque la cattedrale di Lucca è bellissima!
Poi dopo questo giro fantastico siamo tornati in fiera per gli ultimi acquisti dove abbiamo incontrato di nuovo Marco e anche Riccardo, un altro mio amico del corso di Tito Faraci. Che bello! Ci siamo divertiti tantissimo!
Dopo tante ricerche sono anche riuscito a trovare i fumetti che mi mancavano…tutti tranne uno…ma vabbè lo troverò! Allo stand della Free Books ho trovato il primo numero di Wondercity! Fantastico, dopo tanto tempo che aspettavo! Allora chiedo se ci sono gli autori e così mi ritrovo Gualdoni e gli dico che io ho seguito lo svolgersi del suo lavoro sul forum e lui mi chiede il nome e il nick e dopo che gliel’ho detto scoppia in un "Ah, ciao!" che ha fatto girare mezza Lucca. Che figata! Allora arriva Tanderini, il colorista, e mi fa: "Posso firmare pure io?" e io certo figurati! Che bello!
Così tra ultimi acquisti e saluti finisce anche il secondo giorno a Lucca e andiamo con i nostri genitori al ristorante del teatro dove accade un fatto assurdo! Il pomeriggio io e i miei fratelli abbiamo visto una bambina con un orribile zainetto di Witch e ci siamo messi a fare: "Ma non si vergognano di mettere quelle cose?" e cose del genere. Ebbene l’abbiamo ritrovata lì al ristorante in compagnia dei genitori che erano dei miei ex-vicini di casa! ARGH! Figuraaaaaaaa
Comunque anche lì una cena sopraffina con ravioli alla lucchese, tagliata alla rucola e un vinello pure niente male…slurp…si vede che ho fame?
E così secondo giorno a Lucca finito, ma il giorno dopo ci ha riservato una sorpresa: una gita a Firenze prima di tornare a Roma! Firenze è sempre meravigliosa: il duomo, il ponte vecchio, palazzo della signoria, le mucche…le mucche??? Sì perché a Firenze c’era una bizzarra invasione di statue di mucche dipinte in tutti i modi e sparse dappertutto nel centro!
Così dopo aver visto la mostra Donna Donne a Palazzo Strozzi, molto interessante, con opere di arte contemporanea veramente belle, io e Gabri ci siamo dati alla libera ricerca di mucche prima di incontrarci con i miei e tornare alla macchina per abbandonare Firenze.
Tutto ciò ovviamente sotto la pioggia che non ha tardato ad arrivare dopo che mia madre ha pronunciato la fatidica frase: "Non ho mai visto Firenze senza pioggia!". Il tempo non è solo umanopatico, ma ci sente pure benissimo…

Sipario.
Applausi.